“La guerriera dagli occhi verdi” è una lettura che si impone nel contesto attuale in cui la questione curda assume grande rilevanza. Una storia di oppressioni e umiliazioni ma allo stesso tempo di resistenza e liberazione. Marco Rovelli ripercorre in questo libro la vita di Filiz, futura Avesta Harun, comandante di una squadra speciale di guerriglia che trova nelle proprie radici la forza di continuare a lottare. Ripercorrendo la sua vita dall’ infanzia fino alla decisione di imbracciare le armi, Rovelli racconta tradizioni, usanze e il forte senso di appartenenza che connotano il popolo curdo. Un popolo in lotta per la propria esistenza, una resistenza combattuta contro la Turchia che da sempre nega ai curdi la propria identità definendoli semplici turchi di montagna e terroristi, e sul fronte del terrorismo islamico. Avesta compie una scelta radicale di esistenza, votata non a se stessa ma alla totalità, alla difesa dell’identità del suo popolo e alla lotta per la democrazia. Ma Avesta è solo una goccia nel mare, una storia che spiega la scelta di tanti/e curdi/e di votare la propria esistenza alla lotta.
(Francesca)