Giulia Caneschi e Federico Malvaldi, giovani pisani che hanno rotto la delicata parete che divide l’osservare dal creare. Dalla passione per il cinema è sbocciato con forza il fiore della sperimentazione: frutti del fiore, sono acerbi cortometraggi. Pellicole che hanno l’ambizione di essere dolci mani, a toccare l’interiorità degli spettatori. Sono sottili minuti, di lampi e insperati istanti, inaspettati bagliori a dare nuova luce alla vita dei protagonisti. È un lieto invito, a guardarci dentro svelandoci inedite possibilità. Tra i più gustosi frutti dello spirito creativo contiamo Il cieco e lo spazzino, Tutto un tremito e Alba, di cui l’ultimo non ancora proiettato. È il teatro, rappresentato dal cieco, a svegliare lo spazzino dal torpore della sua esistenza monotona e trascorsa nella nebbia dell’inconsapevolezza: come un mago-terapeuta il teatro riaccende nello spazzino il doloroso flash di un trauma nell’infanzia della sorella, e la liberazione dal peso della ferita rimossa fa brillar di senso il suo futuro. È l’amorevole improvviso affetto di una ragazza e l’amorevole dono a un povero, a colmare di speranza la vita di un ragazzo malato di Parkinson, in cui al ritmo dei tremiti rimbombavano soltanto i nevrotici sibili dello sconforto.
Giulia e Federico hanno appuntamenti degni d’interesse sulla loro agenda artistica. Il giorno 7 dicembre sarà proiettato l’inedito Alba al teatro Lux in piazza Santa Caterina e in cantiere vibra il corto Quando canta dolce il mare. È possibile scoprire alcuni loro lavori sul canale You Tube The Hat Production.