Oreste Falleri: anarchico pisano tra ‘800 e primo ‘900

A cura dell’iconoclasta e della Malfattrice

Oreste nasce a Pisa il 29 agosto 1849 da Angelo e Teresa Marignatini; ancora adolescente è operaio litografo in
seguito, insieme al fratello Pilade, apre una mescita-osteria in Piazza delle Vettovaglie nel rione S. Maria di Pisa.

II Falleri inizia ad interessarsi alle lotte sociali, intraprende conoscenze con anarchici locali di stampo internazionalista, tra cui Giosafatto Baroni e Ilario Mazzoni e stringe amicizie con anarchici provenienti anche dalla
vicina Firenze, tra cui Giuseppe Dolfi, amico di Giuseppe Garibaldi.
Oreste, poi, insieme al pisano Faustino Lighieri fonda la locale Federazione dell’AIL (Associazione Italiana Lavoratori) e viene arrestato più volte a Pisa per il suo impegno sociale. Ricordiamo il suo rapporto d’amicizia
con Ranieri Martini, di professione pittore e maestro di scherma (successivamente divenuto socialista) e suo assiduo
compagno d’ideale. L’anarchico pisano diviene protagonista di varie peripezie e per un certo periodo è costretto
ad emigrare in Egitto, seguito e monitorato dalla Reale Questura Pisana. In un secondo momento, insieme
al fratello Pilade, conosce P. Sori e V. Mazzoni. Il suo impegno sociale e politico diminuisce lievemente alla fine
dell’Ottocento, quando diviene presidente dell’Associazione Razionale Pisana.
Muore nella sua Pisa il 15 Novembre 1903, il suo funerale vede la partecipazione di alcune migliaia di persone.
Per sua espressa volontà viene sepolto con la camicia rossa, avendo combattuto a Mentana (1867) come garibaldino.
Come ebbe a scrivere la cronaca locale: “quel giorno Pisa si fermò davanti al feretro di un uomo probo e coerente
con i suoi ideali”.
Notizie tratte da l’Enciclopedia degli Anarchici Italiani.