Gruppo storico della scena punk francese degli anni ‘80, i Bérurier Noir trasformavano ogni palco, strada e situazione in un teatro trasgressivo e anticonformista.
Pezzi carichi di un’energia devastante e incisiva, chitarra torturata e drum machine. I loro testi diventarono inni abrasivi di una gioventu ribelle alla riconquista della propria libertà, sempre attuali.
Nati per errore, il duo nel corso degli anni si trasforma e diventa una bella banda di musicisti e artisti di ogni genere.
Internazionalisti, antifascisti e libertari, le tematiche sono profondamente marcate dalla loro rabbia, di militanza e della denuncia di un sistema oppressivo. Attraverso la creazione, il bordello e pratiche DIY, la loro vendetta sociale.
Tre concerti-suicidio alla fine dell’anno 1989 segnarono la fine (o quasi!) delle attività del gruppo. «Vivre libre ou mourir», «Vive le feu», «Pavillon 36», «Ainsi squattent-ils» e tantissimi altri pezzi da scoprire nei loro cinque album e nei live.
(Satanatsu)