di Satanatsu Goru
Da quando nasci, la propaganda dell’amore romantico ti martella il cervello: troverai la tua metà, ti innamorerai PER SEMPRE, ti sarà
fedele, ecc… Quest’amore romantico lo interiorizziamo e lo riproduciamo nei nostri rapporti sentimentali senza neanche questionarlo.
Una sorta di condizionamento socio-culturale talmente interiorizzato che istintivamente lo riproduciamo. Una norma.
Ma che cos’è l’amore romantico nella pratica?
Io lo definirei come una relazione di esclusività sentimentale e carnale fra due persone, dove la coppia diventa un’entità nella quale si prospetta e organizza la vita delle due persone, un accordo dove ciascun@ ha degli impegni morali e delle condizioni da rispettare per potere continuare/sviluppare il rapporto. In poche parole un amore contrattuale.
Io mi chiedevo una cosa, per voi il tradimento, la gelosia, la possessività, il territorialismo, l’intrusione nell’intimità altrui vi suonano davvero come parte o norma nei rapporti d’amore?
Io le ho vissute come oppressioni. Oppressioni perché un’altra volta mi dovevo condizionare, limitare a causa delle paure e sofferenze del mio o della mia partner.
E il rispetto in tutto ciò? Il rispetto della nostra autodeterminazione e della nostra libera scelta?
Quante volte avete sentito di relazioni che sono finite male perché uno dei due partner aveva tradito l’altro. Sarà un caso che questo
tipo di amore finisca sempre (o almeno molto spesso) in una coppia di frustrat* che non tromba neanche più, che si ama o meno a seconda dei casi, ma che per comodità si tollera a vicenda nella paura di rimanere da sol* o di perdere l’altr*?
Ma l’intimità di una persona perché a me dovrebbe interessare fuori dal momento in cui viene condivisa con me? Un’altra domanda, l’amore ha davvero delle condizioni per esistere/
resistere? È veramente amare porre dei limiti, condizioni, essere intrusiv*, chiedere dei conti e delle giustificazioni a una persona?
E’ davvero amore esigere fedeltà fino a quando la morte ci separerà?
Voi cosa scegliete tra rispetto, sincerità e fedeltà? A me puzza la fedeltà, io mi amo così tanto che non ho paura di perdere una persona, perché sarò felice lo stesso e soprattutto perché è un mio dovere rispettare l’autodeterminazione delle persone con chi intimamente mi rapporto.
Se ti amo, se mi sento amata, perché dovrei temere che tu ti rapporti con altre persone?
A me basta godere, godere di una relazione, di uno scambio emozionale sincero in cui tu e io contiamo alla pari, dove la propria individualità, i desideri e bisogni vengono accolti, ascoltati, considerati. Anche fosse soltanto per un’ora… Prendiamo la responsabilità di assumere quello che siamo davvero, di comunicare in tutta onestà e di rapportarci amando in primis
noi stessi.
L’amore dovrebbe esistere fuori dagli schemi eteropatriarcali e dalle logiche consumistiche. Una persona non appartiene a nessun@,
non è un territorio da conquistare o un oggetto che puoi condizionare.
Poi se vi trovate bene e soddisfat* in una relazione di coppia, non sarò sicuramente io a giudicarvi. L’importante in tutto ciò è di trovare la propria felicità.
Il mio era solo un urlo non esaustivo contro l’amore romantico. L’amore incondizionato mi ha liberato, mi ci sento rispettata e autodeterminata e cerco di metterlo in atto in tutte le relazioni che io possa avere, perché è così che voglio amare ed è così che voglio essere amata.