Catalogna libera ? Catalogna non libera? Io penso che…è ora di mettersi in forma e riprendere le insane abitudini alimentari e musicali con i consigli dello “chef” meno in forma del momento! Prima di passare alla nostra rubrica di cucina ,e metterci sui fornelli insieme e inveire sullo stato di polizia attuale, prendete il vostro pc e rilassatevi con l’ultimo album di Charles Bradley uscito nel 2016 dal nome “Changes”. Il disco funky/ soul di questo fantastico cantautore vi stupirà e sarà adatto al vostro stato d’anima. Ho scelto questo album perché Bradley ha lasciato questa terra da poche settimane ed è stato uno dei tanti artisti che per me ha rappresentato un sacco di cose. “La vera capacità dell’uomo non è solo quella di sognare, ma è la perseverazione nel sogno” , questa è una frase che mi dice sempre mio padre e un po’ rappresenta quello che era Charles Bradley, un essere umano che non hai mai smesso di sognare e che è riuscito dopo 30 anni da senza tetto a realizzare il suo sogno e fare un disco all’età di 58 anni; ora mettete play e lasciatevi cullare dalla rabbia, dalle urla e dal sudore di questa fantastica persona.
La ricetta che oggi vi voglio proporre è la “vellutata alla Mariella”, tutte e tutti abbiamo delle persone speciali e la maggior parte dei miei consigli sulla cucina vengono direttamente da un appartamento con delle studentesse e degli studenti in Via della Pura, laboratorio in affitto di autogestione e disagi vari ed eventuali. Quello che vi serve per questa ricetta sono: broccoli(600 gr), mezzo porro q.b (o come c***o volete voi) , latte di cocco, acqua, sale.
Prendete un mezzo porro, pulitelo e tagliatelo a rondelle (non fate i/le tamarri/e non molto grossolani) lavate i broccoli in acqua fredda poi tagliate le “teste” ,pelate il gambo e vi ricordo che dovete togliere con il coltello o con un pela patate la “buccia” esterna perché è molto dura e ha dei fili fastidiosi che rimangono anche dopo la frullatura. Ora che avete i due elementi principali della vellutata ,prendete una padella in terra cotta alta ( se non l’avete usate una padella alta normale) e mettete l’olio a riscaldare per non molto mi raccomando! Se l’olio è pronto metteteci il porro tagliato a rondelle a lasciate che il soffritto faccia il suo corso, quando il porro vi sembra pronto aggiungete nella padella i broccoli e un mezzo bicchiere d’acqua e non lasciate il porro e i broccoli al loro infame destino, aggiungete acqua se vedete che state per bruciare tutto e girate di tanto in tanto. Dopo circa 20 minuti prendete il latte di cocco(chiedetelo al minimarket quello dove vi e ci beviamo le peroni) e aggiungetelo al tutto. A questo punto, con tutto l’odio che ci vuole, prendete lo strumento del demonio,frullate tutto e salate a vostro piacimento. Qua viene la parte soggettiva della faccenda , io vi suggerisco di far evaporare tutta l’acqua che è rimasta per rendere il meno possibile la vellutata liquida, ma i gusti sono molto personali. La vellutata è pronta! Buon odio a tutt@!