Iniziare questa rubrica ha un grandissimo valore sentimentale per me. Ricordo ancora il momento esatto di quando ho fatto lo svezzamento e ho iniziato ad assaporare il cibo, che bei momenti! A parte gli scherzi le rubriche di Chef Riot hanno come tema principale il cibo non dal punto di vista dei programmi di cucina che vedi in tv o nelle grandi testate giornalistiche, ma dal punto di vista di chi non riesce ad arrivare a fine mese e di chi prova a
portare in tavola una cucina critica. Qualcuno diceva “siamo ciò che mangiamo” e certe volte anche io mi dico che sono una merda, però cercare di modificare le proprie abitudini a tavola
può essere un buon allenamento. Questa rubrica si pone l’obiettivo di ricercare tutti i piatti che sostanzialmente non hanno alla base nessun tipo di sfruttamento e che sono accessibili a ogni tipo di portafoglio. Nei prossimi numeri vi spiegherò come cucinare delle pietanze accompagnate con un brano musicale che vi accompagnerà nella preparazione.
Nel 1946 Jean-Paul Sartre scrive le “Riflessioni sulla questione ebraica” in cui cercò di comprendere le ragioni e le dinamiche
dell’antisemitismo attraverso una sottile analisi psicologica. La tesi fondamentale di questa riflessione è che l’ebreo esiste perché esiste l’antisemita,dove qui per ebreo si intende non semplicemente la persona che professa la religione ebraica ma come persona stigmatizzata da tutti quei giudizi di cui l’antisemita si è nutrito per legittimare le pratiche naziste. Continua la lettura di La “fissazione”→
Da quando nasci, la propaganda dell’amore romantico ti martella il cervello: troverai la tua metà, ti innamorerai PER SEMPRE, ti sarà
fedele, ecc… Quest’amore romantico lo interiorizziamo e lo riproduciamo nei nostri rapporti sentimentali senza neanche questionarlo. Continua la lettura di Amore romantico vs Amore incondizionato→
Il 28 novembre le Alpi Apuane si macchiano di sangue. Ancora una volta. A subire la tragedia è Mauro Giannetti, un operaio di 46 anni morto schiacciato sotto un blocco di marmo di 2 tonnellate staccatosi durante le operazioni di disarmo nel bacino di Torano (Carrara). Continua la lettura di Carrara: capitale del marmo o marmo del capitale?→
Un bel giorno, Robin Hood e Little John giravano per la città di Pisa alla ricerca di un’aula studio con dei posti liberi per poter soddisfare i propri bisogni intellettuali e possibilmente anche quelli sociali. Cercavano insomma uno spazio che riuscisse a mettere
insieme il silenzio della biblioteca al casino della piazza. In effetti avevano sentito parlare di un certo palazzo Bianchi Monzon, ossia il dipartimento di Scienze Politiche, sul Lungarno Pacinotti, esattamente in via Serafini: tre aule studio mai piene a tappo che garantivano sempre un posto a sedere, una biblioteca fornita,
uno spazio liberato al piano terra dove potersi confrontare e rilassare il cervello, un giardino interno niente male. Decidono così
di provare a fare un salto in quel posto. Continua la lettura di Scienze Politiche: giù le mani dalle aule studio! Urca urca tirulero, oggi splende il sol!→
Di solito il martedì lo passo a casa di Sofì, la mia amica transgender. Prendo il tè con lei alle 16.30, minuto più, minuto
meno. Quando entro in camera sua la prima cosa su cui mi cade l’occhio è un pisellone nero che tiene sul comodino alla sinistra del letto. Il profumo è sempre di sandalo e la musica è spesso soul.
Gruppo storico della scena punk francese degli anni ‘80, i Bérurier Noir trasformavano ogni palco, strada e situazione in un teatro trasgressivo e anticonformista.