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Libri: La guerriera dagli occhi verdi

guerriera“La guerriera dagli occhi verdi” è una lettura che si impone nel contesto attuale in cui la questione curda assume grande rilevanza. Una storia di oppressioni e umiliazioni ma allo stesso tempo di resistenza e liberazione. Marco Rovelli ripercorre in questo libro la vita di Filiz, futura Avesta Harun, comandante di una squadra speciale di guerriglia che trova nelle proprie radici la forza di continuare a lottare. Ripercorrendo la sua vita dall’ infanzia fino alla decisione di imbracciare le armi, Rovelli racconta tradizioni, usanze e il forte senso di appartenenza che connotano il popolo curdo. Un popolo in lotta per la propria esistenza, una resistenza combattuta contro la Turchia che da sempre nega ai curdi la propria identità definendoli semplici turchi di montagna e terroristi, e sul fronte del terrorismo islamico. Avesta compie una scelta radicale di esistenza, votata non a se stessa ma alla totalità, alla difesa dell’identità del suo popolo e alla lotta per la democrazia. Ma Avesta è solo una goccia nel mare, una storia che spiega la scelta di tanti/e curdi/e di votare la propria esistenza alla lotta.
(Francesca)

Dischi: Alborosie – Freedom & Fyah (2016)

Alborosie_Book_cvrUscito a giugno di quest’anno per la VP Records, Freedom & Fyah è il penultimo lavoro discografico di Alborosie, seguito da The Rockers, album nato dalla collaborazione di Puppa Albo con vari artisti italiani.
“Libertà e fuoco” è un nome che suggerisce fin da subito i contenuti del disco: amore; aspra critica e lotta al sistema; varietà di stili e influenze. Quest’ultimo aspetto spicca notevolmente in tutte e 13 le tracce dell’album, che combinano bene diversi sottogeneri della musica reggae con sonorità elettroniche più recenti. Un esempio per tutti è Fly 420, pezzo dall’evidente timbro dubstep. Cry, la traccia seguente, è una chiara espressione in chiave rub-a-dub del disagio sociale delle strade di Kingston.
Nel complesso tutti i brani sono caratterizzati da una moderna e definita dancehall e dalla potenza apportata dalla musica dub.
Il pezzo più dub dell’album è probabilmente Poser, il cui testo si scaglia contro i falsi e gli appariscenti.
A conclusione del disco troviamo Zion Youth, canzone che ripropone classici temi del reggae e vecchi suoni rivisitati.